I piccoli motori dei rasaerba a benzina o diesel non hanno convertitori catalitici, ovvero dispositivi utilizzati per abbassare le emissioni, e possono arrivare ad inquinare 4 volte all’ora in più rispetto ad un'automobile.
Ecco perché è necessario adottare quanto prima una politica di incentivi con l’obiettivo di promuovere l'utilizzo dei rasaerba a GPL al posto di quelli classici a benzina o diesel. Soprattutto nei periodi estivi, con determinate condizioni atmosferiche, l’utilizzo di questi macchinari obsoleti o alimentati non a GPL possono provocare problemi di salute, sia a chi vive il verde pubblico sia a chi lavora con quell’attrezzatura.

Da ricordare inoltre che effettuando questa conversione, oltre ad aiutare l’ambiente limitando le emissioni di PM10 e CO2, c’è anche un aumento dei guadagni in quanto i motori GPL consumano meno e hanno un costo inferiore di rifornimento, che si tramuta in più giorni utili per falciare i prati e di conseguenza maggiori introiti.

Perché conviene passare al GPL?

Tra i benefici di utilizzare apparecchiature alimentate a GPL rientra la riduzione dell'80% delle emissioni tossiche rispetto a gasolio e benzina, ed avendo una combustione più pulita permette di ridurre anche i costi di riparazione e di manutenzione del rasaerba.
Inoltre il GPL è di quasi il 30% più economico per litro rispetto a benzina e gasolio, ed essendo più efficiente, si può arrivare a raddoppiare l’autonomia di taglio del rasaerba prima di effettuare il rifornimento.